Imballaggi

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Prove su imballaggi in conformità ai criteri nazionale e internazionali

Le problematiche riguardanti i materiali e gli oggetti destinati al contatto con alimenti sono strettamente connesse con la tutela del consumatore dal punto di vista igienico-sanitario e con la garanzia di mantenimento delle caratteristiche organolettiche dell’alimento confezionato.

La valutazione dell’idoneità delle diverse tipologie di imballaggio (oggetti in materiale plastico, gomma, vetro, carta, acciaio, ecc.) è eseguita verificando la conformità di precisi parametri alle limitazioni imposte dalla legislazione vigente.

Particolare attenzione è rivolta all’evoluzione della situazione normativa internazionale: accanto ai progressi della legislazione nazionale e comunitaria si considerano criteri di valutazione fissati da enti come F.D.A. (Food and Drug Administration) e B.G.V.V. (Bundesinstitut Fur Gesundheitlichen Verbraucherschutz und Veterinarmedizin).

Prove su imballaggi in conformità al DM 21/03/73 e successivi aggiornamenti

La legislazione italiana che regola il settore degli imballaggi alimentari ha la sua genesi con la Legge 30/4/1962 n. 283, tuttavia la tappa fondamentale della normativa è l’emanazione del Decreto Ministeriale 21 marzo 1973. I numerosi aggiornamenti e modifiche del D.M. 21/03/73 procedono di pari passo con l’evoluzione delle disposizioni nazionali e comunitarie, stabilendo i criteri per la verifica dell’idoneità del packaging al contatto con gli alimenti.

Determinazione della migrazione globale
Prove di migrazione globale nei seguenti simulanti:
  • Acqua distillata;
  • Acido acetico 3% (p/v);
  • Etanolo 10% (v/v);
  • Olio d’oliva rettificato.
Condizioni di prova:

Temperatura (°C) e tempo (t) di contatto sono stabiliti dal D.M. 21.3.73, in relazione alle reali condizioni d’utilizzo del materiale ed in ogni caso scegliendo quelle di maggior severità.

Determinazione della migrazione specifica di monomeri e additivi che possono essere utilizzati nella fabbricazione di materiali ed oggetti in materia plastica. Le prove di migrazione specifica sono eseguite con le stesse modalità (simulanti – temperatura – tempo) previste per la migrazione globale, utilizzando le tecniche analitiche appropriate (GC-MS, HPLC, UV-VIS, ecc.).

Reg (CE) 1935/2004

Riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE